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Scalabilità: come massimizzare i risultati di una campagna native advertising

Hai attivato una campagna native, stai scalando bene il mercato e raccogli ottimi frutti. Con il tempo però il raccolto ha iniziato a diventare leggermente più magro. Non preoccuparti, è tutto ok!

Nel mondo dell’advertising è perfettamente normale che una campagna, passato un po’ di tempo dalla messa online, inizi a diminuire gradualmente le sue performance.

I motivi sono vari e varie sono le soluzioni per continuare ad avere ottime performance con una campagna native “storica”.

Abbassamento performances: principali fattori

Ad fatigue

Uno dei primi grandi problemi online è l’ad fatigue. In fase di programmazione di una campagna native, infatti, si definisce una specifica target audience a cui si vuole arrivare e a cui si mostrerà maggiormente l’annuncio pubblicitario.

Con il passare del tempo è normale che gli stessi utenti a target a cui vuoi arrivare saranno già stati esposti al tuo annuncio e avranno probabilmente già interagito con il tuo brand.

A mano a mano che il tuo pubblico target compie azioni di conversione sulla tua campagna è perfettamente normale che il CTR (Click-Through-Rate) si abbassi: più gli annunci adv restano uguali, maggiore sarà il calo del tasso di conversione.

Raggiungimento dell’audience completata

Un altro fattore da considerare nella diminuzione delle performance è il raggiungimento totale del target più ricettivo. Non appena la campagna viene messa online, infatti, l’audience preferita dal tuo business viene subito esposta agli annunci.

Date le caratteristiche dell’annuncio a target gli utenti, molto probabilmente, completeranno la conversione subito o nei giorni successivi alla primissima esposizione all’annuncio.

Se hai agito su più audience simili il discorso è lo stesso: molto probabilmente un utente non interagirà con un annuncio con cui ha completato un’azione, anche se questo è accattivante e costruito apposta sulle sue preferenze.

Competitors sempre in agguato

Il mondo online è una jungla piena di predatori, ricorda! Se vuoi scalare un qualsiasi mercato devi prima o poi fare i conti con l’inevitabile competitività.

La concorrenza di mercato è uno dei principali fattori che determinano un abbassamento delle performance per gli advertisers.

Non è affatto raro, infatti, constatare un calo del CTR di una campagna pubblicitaria online del 20%-30% quando un importante competitor entra nello stesso mercato advertising.

Soluzioni di scalabilità per avere performance ottimali

Dopo aver presentato i fattori più amari ecco in arrivo una dose necessaria di zuccheri. Nell’advertising online nulla è mai davvero perduto!

Scalare il mercato con una campagna che sembra già aver dato tutti i suoi frutti è perfettamente possibile, basta ovviamente analizzare i dati, ottimizzare e, soprattutto, testare.

Le soluzioni che puoi applicare alle problematiche sopracitate sono principalmente tre, strettamente correlate tra loro e utilizzabili in maniera integrata.

Scalabilità Verticale

Con la scalabilità verticale resti all’interno della tua nicchia di mercato e opti per incrementare alcune caratteristiche dell’offerta veicolata.

Nell’advertising online mantieni la stessa campagna pubblicitaria che funziona bene per l’audience target a cui ti eri rivolto in prima battuta. Tuttavia, per stimolare nuove conversioni occorre rivedere alcuni elementi dell’offerta e del budget della campagna.

In particolare, con la scalabilità verticale ci riferiamo a:

  • Aumentare il budget assegnato alla campagna native del 10%-20%
  • Aumentare il bid (l’offerta a base d’asta) della campagna e dei widget
  • Ottimizzare gli annunci nativi inserendo anche nuove promozioni dedicate
  • Monitorare costantemente l’andamento

Scalabilità Orizzontale

Quando vuoi scalare orizzontalmente un mercato vai ad agire su alcuni fattori in comune con il precedente metodo, aggiungendo degli elementi strategici.

Con la scalabilità orizzontale puoi testare tutti quei nuovi fattori che possono rigenerare le conversioni avute nel primo periodo di campagna.

In particolare, puoi effettuare test su:

  • Nuovi publishers
  • Verticals che possono avere all’interno un’audience simile a quella più ricettiva al prodotto sponsorizzato
  • Cambiare i titoli degli annunci e nuovi metodi di conversione (ad esempio, inserire un elemento accattivante per l’utente, come un gioco o una prova virtuale)

Ottimizzare le creatività periodicamente

In ultimo ma non per importanza, il fil rouge che corre tra i due metodi sopracitati è il rinnovamento delle creatività veicolate online.

Esattamente come un cartellone pubblicitario stradale, anche un adv online perde il suo smalto dopo qualche tempo. Dovrai occuparti, quindi, di rinnovarne la grafica e i copy una volta che hanno esaurito la loro potenza di fuoco.

Ciò non significa apportare modifiche quotidiane, ma puoi adottare una strategia che permetta di modificare gli elementi creativi a seconda di differenti fattori: stagionalità, festività, eventi mondiali e simili.

Insomma, le campagne native possono essere delle evergreen. Esattamente come le piante, però, hanno bisogno di cura e attenzioni.